Stralcio "Secondo Corso di PNL"

3 marzo 2012

Ipnosi e Giochi di Parole

Salve a tutti ^_^
Oggi affronterò un tema molto chiacchierato, molto controverso e ahimè anche un po' sottovalutato. I giochi di Parole, nell'uso comune e nell'Ipnosi.
Ovviamente l'argomento procurerebbe materiale per un libro intero, ma come al mio solito cercherò di essere comprensibile a tutti coloro che approcciano queste materie come hobby o da poco tempo. A tal proposito, per rendere il post più interessante voglio anche proporvi un video di uno dei più grandi maghi della parola... ma prima: 1,2,3 e partiamo!


Il legante di questo post saranno le "parole", usate tutti i giorni come catalizzatore di attenzione, esperienze raccontate, associazioni a pensieri o azioni, espressioni di sé nel contesto che ci circonda, per far ridere ect...
Ma partiamo subito col comprendere "Parola" cosa significa. Potremmo iniziare dicendo che ha a che fare con due forme, la prima è orale e la seconda è scritta. Ovviamente dovremmo anche fare riferimento alla condizione culturale che crea la convenzione per cui la Parola stessa è accettata come significante un qualcosa di preciso. utilizzando il dizionario etimologico si scopre anche che il termine "parola" è stato sostituito al termine latino "verbum" che sta a significare "la parola fatta carne". Questa ultima considerazione la trovo molto interessante perché si sposa particolarmente bene con l'intento di questo post. E' importante infatti restituire alla Parola il suo naturale ruolo di "creatrice di realtà" specialmente durante l'ipnosi, ma come vedremo più avanti anche nella routine di tutti i giorni.
Nella nostra società, sempre più di corsa, c'è poco tempo per parlare e spesso lo si fa a telefono compiendo contemporaneamente altre attività, potremmo dire quindi che il valore della comunicazione non-verbale viene a mancare, e non può essere sostituita dalla comunicazione verbale e para-verbale. Voglio ricordarvi che, secondo la PNL, l'importanza che hanno queste tre categorie di comunicazione è così ripartita:  




Queste statistiche fanno comprendere immediatamente quante informazioni perdiamo nella nostra vita, sopratutto considerando la cattiva abitudine di non guardare, ascoltare e concentrarsi in quello che ci viene comunicato dalle persone con cui ci relazioniamo.
L'ipnosi dei nostri giorni ha a che fare sempre più con le parole, la verbalizzazione, e sempre meno con le suggestioni fisiche o legate ad altre percezioni. Ciò non significa che la struttura fisiologica di fondo sia cambiata negli anni. L'ipnosi è un meccanismo naturale dell'essere umano, ha origini molto lontane nella storia ma, per quanto si possa pensare, ripete i suoi schemi fisiologici da sempre, anche oggi che la vogliamo vedere come qualcosa di particolare, affascinante o più utile. Infatti l'ipnosi non è altro che un fenomeno di sovraccarico della "mente critica", quella parte che si trova tra il conscio e l'inconscio e che funge da filtro.
Ovviamente possiamo essere sovraccaricati non solo dall'ipnologo bensì anche dalle altre informazioni che ci vengono fornite dal nostro corpo, dalla mente conscia, dall'inconscio e dall'ambiente circostante. La mente critica viene a contatto con parole, profumi, immagini (esterne o interne), movimenti, pensieri e tanto altro. Quando questo filtro naturale non riesce più a contenere informazioni le rilascia direttamente nell'inconscio attraverso un meccanismo noto con il nome di "fight or flight" che ha sede nella mente primitiva. A questo punto siamo molto più suggestionabili e recettivi, ma non dimenticatevi che questo non significa che accettiate tutto, avete ancora la vostra dose di filtri attivi. E' un classico che le persone pensino all'ipnosi con ansia perché temono di poter essere controllati, la realtà è molto distante da questo pensiero. Infatti se durante la fase di trance si utilizza prevalentemente l'inconscio, significa che possiamo controllare molto di più. Mi spiego meglio, quando pensiamo alla mente conscia dovremmo far riferimento solo al 12% di quello che sappiamo o siamo consapevoli di sapere, mentre quando facciamo riferimento all'inconscio abbiamo l'88% della nostra conoscenza a nostra disposizione, ed ecco che quando siamo in stato di trance in realtà siamo molto più recettivi e potenzialmente funzioniamo  meglio.
Una delle trance più comuni che tutti quanti abbiamo esperito è la cosi detta
"High-way Hypnosis" che si verifica quando siamo al volante della nostra macchina in autostrada e dopo poco cominciamo a vagare con i nostri pensieri, Altri fenomeni di trance li abbiamo durante la visione di un film al cinema, se ci pensate bene lì sì che siamo sovraccaricati, i suoni, le dinamiche tra attori, le emozioni continuano a farci entrare sempre di più all'interno della storia e ci permettiamo di esperire amore , odio, ilarità, paura, tensione in accordo con la trama del film... beh in quel momento siamo in trance, non ci rendiamo conto di quello che sta accanto a noi o davanti a noi, siamo presi totalmente dal film.

Forse ora vi starete chiedendo come si possano sposare i due concetti esposti qui sopra, ovvero le Parole e l'ipnosi, ebbene eccoci arrivati al punto ^_*
Le parole hanno il potere di creare in noi moltissimi stati d'animo e di farceli vivere a livelli più o meno intensi, certe volte condizionando le nostre scelte e certe altre rinforzando i nostri valori. I grandi oratori conoscono molto bene il potere delle parole e fanno largo utilizzo di quella che viene chiamata "ipnosi conversazionale" o con il termine tecnico "covert hypnosis".
Vi ricordo che io qui sto scrivendo e quindi per me sarà difficile portarvi in giro con la vostra immaginazione, a meno che voi non vogliate leggere a voce alta dentro la vostra testa, in modo che possiate esperire quello che significa essere immersi nel grande mare delle parole... là dove anche un piccolo fiume o rigagnolo di lettere può essere preso in considerazione e attraverso di esso cominciare a sentirti intriso di quell'umore sano che possono portare certe voci....specialmente se si fa riferimento ad una cena con amici, o frasi di commiato dopo una festa particolarmente ben riuscita... e siccome stai cercando di non avvertire altro che la comodità della sedia sulla quale sei seduto, ora, puoi anche cominciare a servirti delle immagini suscitate dal tuo più profondo... senso di tenerezza, mentre mi approccio a chiederti di osservare con più calma come stai respirando... e torna all'immagine del fiume che scorre e scorre, guarda se scorre da sinistra verso destra o da destra verso sinistra... con moto ondulatorio, ascolta la tua voce narrante interna che racconta la storia di un principe e di una principessa che a cavallo passano questo fiume e si bagnano i piedi... e lasciano orme profonde come i tuoi respiri... la luce dello schermo si fa piano piano distinta e la comodità accresce l'interesse... la tua voce sempre più gentile si accomoda all'indietro e mentre ti chiedi dove portino queste parole... siccome sei arrivato fino qui, fai un altro passo che ti conduca a sentirti felice... mentre ritrovi quella volta in cui hai sorriso come non mai alla vista di quel piccolo bambino che ti teneva un dito...con la sua piccola mano stringe un patto con te... "ti senti piacevolmente sereno per tutta la sera"... e ogni volta che ripensi a quel fiume di parole che tra lettere e francobolli si sposta dalla posta alla tua cassetta delle lettere... quelle che compongono il tuo nome... quello che ti stai dicendo in testa per tornare qui... fai un bel respiro e sorridi...


-------------------------------------------------




Bene! Bentornati all'articolo...^_^... ripensando all'ultima ventina di righe che avete appena letto potreste riagganciarvi a delle belle sensazioni, oppure non aver capito assolutamente niente di quello che ho scritto se siete stati troppo severi con me... e sopratutto con voi stessi. Ciò nonostante provate a comprendere come le parole possano rintracciare in noi diversi stati emotivi, immagini, sapori o ricordi, semplicemente essendo pronunciate nel verso giusto. Se poi addizionate alle parole tutta la parte della comunicazione para-verbale e non-verbale, potete immaginarvi come si possano integrare diversi livelli di percezione ed arrivare a quel fenomeno chiamato "overloading" (sovraccarico) al quale facevo riferimento prima.
Tempo fa mi sono cimentato a scrivere uno spettacolo teatrale che narrava di due artisti. Uno di questi ero io, il musicista, e l'altro era un collega attore che faceva la parte del regista. Era uno spettacolo improntato sulla comunicazione interpersonale di due soggetti che raccontavano la propria visione del mondo attraverso le esperienze artistiche e c'erano diversi giochi di parole. Vorrei riportare qui un piccolo stralcio di quel lavoro che mi prese quasi un anno di tempo. Lo faccio non tanto per auto-celebrazione, piuttosto per documentare come anche il teatro faccia uso massiccio di linguaggi ipnotici a più livelli. In questo passaggio, un attore chiede all'altro di parlargli di alcuni temi inerenti la geometria, le unità di misura, il dubbio e l'inevitabile. Ovviamente lo fa per metterlo in difficoltà difronte al pubblico, e l'altro risponde così:


"...sì, beh, è inevitabile avere una dose di dubbio
il metro è cubo e cuba libre
il terzino triangola il calcio d'angolo
il servizio area ma l'area è di servizio
e mentre l'atmosfera si fa piccante
c'è una retta da pagare.
Mi viene un cerchio alla testa
e poi cerchi, cerchi...
non so che cerchi...
così anche io cerco
e non cerchio,
come fa la prof. nei temi,
che certo non temono che i conti non quadrino, ma contino...
come chi è conte conta e d'altro canto canta,
sopra il rombo di una moto:
ciò che è nuovo non è noto, per il puzzo non c'è foto!" 


Siete riusciti a trovare le parole e gli argomenti richiesti dal collega? Oppure vi siete lasciati trasportare dal contesto?...
Lo spettacolo andava avanti con altri giochi di parole tipo:


"..è meglio...so fare ma non faccio o 
non so m'affaccio?
E se t'affacci che faccia faccio?
Oppure... non so e non faccio..ma faccio?!?
beh, di faccia la feccia dispaccia una traccia:
che io faccia
che tu faccia 
che lui faccia
perché noi facciamo
e voi, invece, solo facciate.....per terra!"


Avete colto il senso? Oppure vi siete fatti trasportare dalla musicalità e dalle consonanze?
Un altro bell'esempio di come le parole ci facciano volare distante è espresso nel file audio che trovate in testa al mio blog, proprio sotto il logo (Io rido). Quella serata è stata registrata durante una mia performance insieme al collega attore Pasquale Scalzi (voce narrante) che ringrazio vivamente, amico di mille nottate passate insieme a parlare di tutto!
Quotidianamente noi siamo irrorati da giochi di parole e doppi sensi senza troppo badarci o farci caso, ma sappiate che il nostro inconscio ne tiene conto eccome!
Durante le sedute d'ipnosi, l'ipnologo fornisce svariati giochi di parole al cliente, favorendo così un naturale e progressivo stato di trance. Questo avviene con il consenso e l'approvazione del cliente ai fini della terapia o comunque per il ripescaggio di stati risorsa o il rilassamento dalle tensioni.
Il problema è che questi meccanismi, i medesimi meccanismi, vengono utilizzati anche dalla TV, dalle pubblicità, dai giornali e da tutti quei mezzi che tendono a farci comprare di più o che traggono vantaggio nel farci pensare in un certo modo, senza il nostro consenso. Conoscere questi potenti mezzi può essere davvero utile, per esempio al fine di non cascare in trappole come quelle che architettano nei "grandi centri commerciali" dove ogni singola cosa viene esposta e pensata perché il cliente vada progressivamente in trance. Non fraintendetemi, NON voglio dire che sia tutto un male e a fini malevoli (NON sto facendo di tutta l'erba un fascio). Voglio piuttosto farvi riflettere su quanto possano le parole (dette, ascoltate, lette...) indurci non solo a comportarci in determinati modi ma sopratutto farci avvertire emozioni e stati d'animo di tutti i tipi. Vi è mai capitato di sentirvi felici per aver comprato un maglione nuovo?
Ci sono milioni di discussioni sul web riguardanti manipolazione, suggestione, influenza ed educazione. Il fatto è che tutto sommato queste parole conducono sempre nel solito luogo, nel grande calderone della comunicazione. Lo strumento che utilizziamo NON può mai, e ripeto MAI essere demonizzato!!! L'unica cosa che possiamo fare è renderci conto che certi strumenti funzionano meglio di altri, conoscerli ed utilizzarli al meglio, senza prevaricare sugli altri. Dopo tutto in qualche modo dobbiamo comunicare. Compito nostro è cercare di ottenere il miglior risultato e che soddisfi entrambe le parti in gioco. 
Una bella frase che voglio regalarvi è:  "Ottieni ciò che dai!"
Anche per oggi sono arrivato al capolinea, mi fermo qui. Spero di avervi incuriosito e che abbiate gradito la lettura. Come al solito vi ricordo che i temi trattati sono volutamente semplificati e tenuti leggeri, in modo che tutti quanti possano comprendere. Spetta a voi ora rimboccarvi le maniche e continuare ad informarvi ^_*
All'inizio del post vi avevo promesso che avrei messo un video attinente ai temi trattati. Ebbene son contento di consigliarvi uno dei miei "attori" preferiti, uno di quelli che con le parole costruisce castelli. Uno dei pochi con i quali andare in trance è così divertente. 
Lo reputo un grande ipnologo...Spero gradiate ^_^






Sentitevi liberi di postare un commento
se avete apprezzato
se avete domande
suggerimenti...


Un abbraccio
Caru






PS: per coloro che hanno visto il video... vi siete accorti come alla fine del video il ragazzo che entra per ringraziare e fare domande, abbia completamente distrutto il mood che Bergonzoni aveva creato con il pubblico?... vi siete accorti di come sia facile rovinare una cosa bella con pochissime parole?... certe volte i calci nelle palle dovrebbero essere leciti.. ehehehehhe ^_^
come dice il "maestro"   "...certe persone sono un danno, sono pericolose, ci vorrebbe una maglietta con su scritto...nuoce gravemente la salute" ^_^

17 commenti:

  1. Viva l`inconcio e la coscienza dell`inconsciente.
    Evviva anche per la propria capacitá di risvegliare la consapevolezza di essere la coscienza consapevole della totalitá della comunicazione.

    Molto interessante l`articolo.Davvero meriterebbe un Ebook. Pnl, ipnosi e il reale ruolo della Parola come " creatrice di Realtá ",concetto che non conoscevo.

    Il potere delle parole e la relazione con gli stati emotivi potrebbe essere comunque sperimentato da chiunque, per esempio dirigendo queste stesse parole a sé stesso stando davanti uno specchio? Io l`ho provato e devo dire che se si riesce a creare un certo clima di raccoglimento e concentrazione,con un atteggiamento sincero, si manifestano certi aspetti emozionali.Che ne pensi?

    Per quanto riguarda l`attore,convengo con te,é molto bravo e in un certo senso mi da invidia,eheheh,magari possedessi un decimo della sua eloquenza,anche cosí "si,peró,ma..." :-)

    "I figli non li concepisco",sará che non hai mai annusato una cattedra.

    "Fare voto di Vastitá". "Granché".
    Il concetto del tempo: "due mesi di vita",neonato e anziano.
    "La bara é una culla che non dondola".
    "Violenza bella e buona"-"Chirurgia estetica:Rifacciamoci il Senno ".
    "Non sono un autore,sono un Autorizzato".
    "noi teniamo manie di grandezza ma non teniamo la Grandezza".

    Poi "Lasciare l`Anima all`Artista" é eccezionale.

    OTTIENI CIÓ CHE DAI,una frase con molto potere,forse proporzionale alla coscienza di te stesso in relazione con le tue azioni?

    Comunque complimenti.

    Ciao.

    Akim

    RispondiElimina
  2. Ciao Caruso, complimenti per il tuo post...lo trovo il più bello ed emozionante tra tutti quelli che hai scritto fino a adesso!!!...un abbraccione!!!!

    RispondiElimina
  3. Grazie Akim per il bel commento, sono contento che ti sia piaciuto. Per quanto riguarda le parole rivolte allo specchio, beh, è una tecnica usata e a parer mio molto efficace. Ci sarebbe da scrivere un libro anche su quell'argomento, tante sono le implicazioni ^_^
    Nella frase "ottieni ciò che dai" c'è molto di quel che io chiamo "meritocrazia", ed è anche una spinta ad ottenere di più da se stessi. Troppo volte chiediamo di più di quanto ci meritiamo, ed è anche vero che DARE è sinonimo di AVERE... altrimenti come potremmo dare?... eheheehhehe
    Voglio ringraziare anche per il commento di "Anonimo"... che provo ad indovinare chi sia...*_^ Grazie!!!
    ciao Caru

    RispondiElimina
  4. Caruso... grande articolo !!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!!

    RispondiElimina
  5. Credi coglier tutto eh, gran coglione!

    RispondiElimina
  6. Ad Andrea Nicola: grazie a te, son contento che ti piaccia ^_^
    Un grazie anche al commento subito sotto (marzo 3,2012 12:21)
    ----------------------------------------------------------
    Per quanto riguarda invece il commento del 7 marzo: beh, non saprei proprio cosa risponderti. Ma sopratutto non so a CHI sto rispondendo e come vedi ti dimostro che "NON credo di coglier tutto". Mi permetto solamente di ricordarti che non è proprio obbligatorio che tu legga il mio blog, se proprio non apprezzi. Comunque sia, buon proseguimento.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Caru, sono certa che hai capito già chi sono...
      da maestro della comunicazione non ti dice niente 'coglier' e coglione'? Secondo me un nesso c'è ...(con chi l'ha scritto!) gli egocentrici pare parlino degli altri, in realtà è a loro che si rivolgono! Amico anonimo un consiglio gratuito: dormi qualche ora di più, sarai più riposato e quindi più costruttivo *_^
      Saluti e grazie Caruso,
      Bluesky

      Elimina
    2. Ciao Bluesky!
      ahahahahahahha il gioco di parole non l'avevo capito, hai fatto bene a metterlo in evidenza ^_*
      un abbraccione e grazie del commento!!!
      Caru

      Elimina
  7. ...una cosa l'ho capita stasera!...penso che scrivere un commento in forma anonima sia decisamente di cattivo gusto, oltre che per niente coraggioso!!!!
    ...e siccome io penso di essere una donna che vuole essere coerente con ciò che pensa e che ha coraggio da vendere, voglio dirti che i commenti anonimi del due e tre marzo li ho scritti io (anche se credo che tu l'avessi già capito)!!!...un abbraccione, Giusy.

    RispondiElimina
  8. ...e non accadrà più che io commenti un tuo post e non mi firmi!!!!...sempre Giusy!!!

    RispondiElimina
  9. Grazie Giusy !!!!! sei forte e coraggiosa, è vero!
    E ti ringrazio per la tua sincerità, lo apprezzo tanto!
    Hai dato un bell'esempio a chi si nasconde dietro l'essere anonimo.
    Io cerco di lasciare a tutti quanti la possibilità di commentare e dire la propria opinione al di là del fatto che siano o non siano iscritti a questo blog, e vorrei poter continuare così.
    Ti ringrazio molto del tuo intervento davvero azzeccato ^_^
    Un abbraccio
    Caru ^_*

    RispondiElimina
  10. Bello! Un articolo sulla potenzialità della parola, fatto da uno che personalmente considero un “mago” della comunicazione :)
    Un uso efficace di quel 7 % del linguaggio verbale, può smuovere tanta di quella roba nell’inconscio di una persona….può attivare risorse, può emozionare, può accendere l’immaginazione, può far nascere giudizi e/o sviluppare pregiudizi…proprio come hai fatto tu in questo post :) ehehehehe leggo con piacere commenti di tutti i tipi, chi più, chi meno dà un’interpretazione di quello che gli hai scatenato dentro! Anche anonimo 7 marzo (che, francamente ragazzi (con mente franca )anche se si fosse firmato francesco/a o maria/o, nn avrebbe cambiato la sua intenzionalità a non voler rivendicare la paternità dei concetti espressi)… credo solo che la sua comunicazione sarebbe stata più efficace se, quelle 4 parole che ha deciso di scrivere, le avesse spese tutte a sviluppare la sua posizione, anziché offendere….però, alla fine, devo ammettere che anche lui/lei qualcosa mi ha smosso… :) leggendo il suo commento, mi è tornato infatti alla mente un fumetto che leggevo qualche anno fa, Totem Comic, e in particolare,il sottotitolo delle strisce di edika il mio preferito era…Perché tanto odio? :)
    Un abbraccione Caru e complimenti!
    anna

    RispondiElimina
  11. WOW...GRAZIE ANNA!!!
    bei complimenti, mi lusingano ^_*
    Son d'accordo anche con le argomentazioni ed osservazioni, ma sopratutto con la citazione... "Perché tanto odio?"
    un abbraccione a te!
    Caru

    RispondiElimina
  12. Perchè tanto odio..mi pare che fosse una citazione che si trovava spesso in un fumetto, forse..mmmm Totem?
    Ecco tò..leggo di PNL e comunicazione e scopro ancoraggi antichissimi...:-))
    Complimenti meritatissimi per lo stile e i contenuti!
    Roberto

    RispondiElimina
  13. Grazie Roberto
    mi fanno proprio piacere i tuoi complimenti ^_*
    Ho "rovistato" un po' nel tuo sito e c'ho trovato cose interessanti quindi ricambio volentieri i complimenti.
    Mi auguro ti siano piaciuti anche gli altri post...
    Ciao
    Caru

    RispondiElimina
  14. Mi fa piacere che abbia usato il mio grafico sulla comunicazione :)

    www.ilcomunicatore.it

    RispondiElimina